WELFARE: NAPOLI; MUSSOLINI, COMUNE PROVVEDA A CASE FAMIGLIA (ANSA) - NAPOLI, 8 FEB - La casa famiglia in via Foria, a Napoli, e' calda e accogliente e ospita 8 ragazzi tra gli 11 e i 18 anni. Sono italiani, romeni, extracomunitari che hanno trovato negli educatori che li seguono quell'affetto che per storie difficili non hanno trovato nelle loro famiglie d'origine. Il problema, ravvisano educatori e ragazzi, e' che i pagamenti da parte del Comune di Napoli sono fermi al palo da 19 mesi. Una situazione che accomuna questa e le altre case famiglie della citta', una settantina in tutto.'Questa e' una realta' fondamentale - ha detto Alessandra Mussolini, presidente della commissione parlamentare Infanzia, che sara' anche candidata al Consiglio regionale campano per il Pdl - ma non mi sembra che lo sia per il Comune visto che non viene riconosciuto loro alcun sostegno economico'. La Mussolini, insieme al consigliere comunale del Pdl Luciano Schifone, ha fatto visita ai ragazzi dai quali ha ascoltato i problemi che affrontano ogni giorno. 'Loro meritano tutto il nostro amore - ha sottolineato - Gli educatori costruiscono per questi ragazzi un progetto di vita che loro alla spalle non hanno'.Giovani e giovanissimi, ha poi precisato, che vivono una doppia problematica: 'Da un lato una fragilita' di legge per cui chi e' straniero ha dei permessi di soggiorno `aleatori', cosa che li pone in una condizione di disagio estremo; dall'altro le difficolta' economiche perche' non percepiscono cio' che il Comune dovrebbe fornire loro'. 'Non basta dire che il Comune non ha fondi con il rimpallo delle responsabilita' a Regione e Governo - ha aggiunto - Si parla tanto di famiglia e poi non si provvede ai ragazzi e a trasmettere loro una speranza'.Un richiamo alle proprie responsabilita' rivolto al sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino arriva da Schifone, il quale precisa che 'per legge, il primo cittadino e' tutore di questi ragazzi'. 'Non ci si puo' trincerare dietro la mancanza di fondi - ha affermato Schifone - Qui c'e' bisogno di tutto e sono gli educatori che fanno mille sacrifici per provvedere a loro.In qualche modo le risorse devono essere reperite'.A raccontare le difficolta' economiche in cui versano le case famiglie di Napoli e' Cesare Romano, presidente della Fondazione Sam, Servizi residenziali di accoglienza per i minori. 'Questa situazione ci spinge alla chiusura - ha concluso - Abbiamo avuto un incontro con il sindaco, l'assessore alle Politiche sociali Giulio Riccio e il vice sindaco Sabatino Santangelo. Ci hanno parlato di 2 milioni di euro da dividere per 500 minori che si trovano in difficolta' in Campania. Ma cosi' non va. Occorre che tutti si assumano le proprie responsabilita''. (ANSA). 08-FEB-10 15:22
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