IL BLOG DI ALESSANDRA MUSSOLINI
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lunedì 23 novembre 2009

Intervista

La Mussolini e le battaglie per l'infanzia di Rossella Gemma pubblicata su L'Opinione
La Convenzione sui diritti dell’infanzia, rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia. Contempla l’intera gamma dei diritti e delle libertà attribuiti anche agli adulti (diritti civili, politici, sociali, economici, culturali). Costituisce uno strumento giuridico vincolante per gli Stati che la ratificano, oltre ad offrire un quadro di riferimento organico nel quale collocare tutti gli sforzi compiuti in cinquant’anni a difesa dei diritti dei bambini. La Convenzione è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990. L’Italia ha ratificato la Convenzione il 27 maggio 1991 con la legge n. 176 e a tutt’oggi 193 Stati, un numero addirittura superiore a quello degli Stati membri dell’ONU, sono parte della Convenzione. In quanto dotata di valenza obbligatoria e vincolante, la Convenzione del 1989, obbliga gli Stati che l’hanno ratificata a uniformare le norme di diritto interno a quelle della Convenzione e ad attuare tutti i provvedimenti necessari ad assistere i genitori e le istituzioni nell’adempimento dei loro obblighi nei confronti dei minori. Oggi, vent’anni dopo, facciamo il punto con Alessandra Mussolini, Presidente della Commissione infanzia della Camera.
Presidente, che significato ha l’anniversario di oggi per il nostro Paese?
Se le leggi e la società fossero rimaste al 1989, quando la Convenzione è stata ratificata, avremmo delle leggi all’avanguardia. Purtroppo non è così, ne mancano due all’appello (le cui proposte di legge sono già allo studio della Commissione Giustizia della Camera): quella per il reato di “adescamento in rete” che è fondamentale per tutelare le migliaia di bambini e adolescenti che vengono adescati su internet, e che possono subire dei danni gravissimi, e quella per l’istituzione del reato di “pedofilia ideologica”. Dobbiamo creare questo tipo di reato per chi in rete, inneggia e fa apologia della pedofilia. Ci sono tantissime altre cose da fare: io lo sto facendo in Commissione affari sociali della Camera e proprio in occasione di questa ricorrenza di oggi, ho presentato un intervento sulla finanziaria, per inserire fondi per gli istituti socio-educativi che si occupano anche di devianza minorile.
La Commissione per l’infanzia che lei presiede, su cosa si sta concentrando?
Ci stiamo concentrando molto su tutto il mondo dei media e minori . Sempre più spesso, infatti, l’interesse degli adolescenti si sposta, ormai, dalla televisione al mondo di internet, onde per cui, si moltiplicano i casi di sfruttamento e abuso dell’infanzia sui social network. Vorrei ricordare che, in casi come Facebook, una volta inseriti dei dati personali, rimangono lì per sempre come una schedatura; inoltre, anche le svariate chat a cui si può partecipare su internet, non rimangono necessariamente chiuse all’interno del gruppo di amici, possono molto facilmente inserirsi nella conversazione, veri e propri delinquenti.
C’è qualche iniziativa in questo senso?
Con la Polizia delle comunicazioni, che si occupa di adescamenti e della pedo-pornografia in rete, e il centro che è stato costituito con la legge n. 38 del 2006, abbiamo dato avvio al progetto che prevede un lavoro capillare sui vari social network, in modo da inserire un banner con il logo “la Polizia delle comunicazioni fa investigazioni per te, aiutala anche tu”. Anche il ragazzo in rete potrà segnalare alla Polizia situazioni sospette. E questo è molto importante.
E sulla modifica del Garante per l’infanzia, cosa mi dice?
Il Garante per l’infanzia, con l’emendamento che è passato in aula, è diventato Autority. Ha adesso, una reale autonomia, ed era quello che si voleva e si chiedeva. Se fosse un’appendice di qualche ministero sarebbe praticamente inutile. Un’autority con piena autonomia, è qualcosa di diverso e può essere anche utile se, collaborativa, con la rete sul territorio. Vorrei ricordare che non c’è una omogeneità sul territorio regionale. Anche in questo, c’è anarchia nel mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Continuano a nascere osservatori e io, ogni volta che ne nasce uno nuovo, faccio un emendamento per cancellarlo. Sono soldi sprecati ed è solo un poltronificio.
Presidente, in politica ci si adopera per la tutela dell’infanzia o si pensa più ad altro? E dal Governo, si aspettava di più?
In politica si potrebbe sicuramente fare molto di più. Anche nei telegiornali si parla troppo di politica e poco di infanzia. Noi abbiamo lanciato l’iniziativa di “un giorno senza pubblicità” e del “Tg per la famiglia”. Un Tg in cui non ci siano immagini crude, che non faccia censura ma faccia informazione, tenendo a mente la sensibilità dei più piccoli. Dal Governo, mi aspetto che nella prossima finanziaria ci sia “posto” per l’infanzia e l’adolescenza che sono il nostro futuro, quindi... staremo a vedere. 20 novembre 2009

giovedì 19 novembre 2009

AS nel PDL

Prosegue la formalizzazione degli organismi dirigenti territoriali del partito del Popolo della Libertà. E Azione Sociale continua da protagonista a contribuire al radicamento del partito attraverso la presenza di propri rappresentanti. Gli ultimi in ordine si tempo sono Luciana Maloni, già Coordinatrice Regionale Toscana AS, entrata a far parte del direttivo provinciale PDL di Pisa e Paolo Pastore, già Coordinatore Provinciale AS e delegato alla Provincia, entrato a far parte del direttivo provinciale PDL di Latina. - L'Ufficio Stampa, 19 novembre 2009

martedì 17 novembre 2009

Giornata dei Diritti dell'Infanzia

GIORNATA DIRITTI INFANZIA, DOMANI COMMISSIONE CAMERA A NAPOLI (ANSA) - ROMA, 17 NOV - La Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, come ogni anno, celebrera' la Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. L'evento si svolgera' domani a Napoli, dalle ore 9.30, nei locali della Stazione Marittima. La celebrazione vertera' sull'argomento di una delle indagini conoscitive svolte dalla Commissione, dedicata alla tutela dei minori nei mezzi di comunicazione, soprattutto ai problemi connessi all'uso di internet da parte dei minori e alla lotta contro la pedopornografia. Il convegno aprira' i lavori della Conferenza nazionale sull'infanzia e sull'adolescenza, una tre giorni a cadenza triennale, organizzata dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Dopo il saluto delle autorita' locali (Sindaco e Presidente della Provincia di Napoli, Presidente della Regione Campania), sono previsti gli interventi di Alessandra Mussolini, Gabriella Carlucci, Anna Maria Serafini (Presidente e Vicepresidenti della Commissione); interverranno, inoltre, Corrado Calabro', Presidente dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, Franco Mugerli, Presidente del Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione media e minori, Luca Borgomeo, Presidente del Consiglio nazionale degli utenti, Domenico Vulpiani, Consigliere per la sicurezza informatica del Ministero dell'Interno (gia' Direttore della Polizia postale e delle comunicazioni). Al termine interverranno Luisa Capitanio Santolini, Giuliana Carlino, Luciana Sbarbati e Massimo Polledri (parlamentari componenti della Commissione). Con l'occasione sara' trasmesso il video pubblicitario contro la pedopornografia, interpretato - fra gli altri - da Giancarlo Giannini. Alle ore 13,30, nei locali della Conferenza, il Presidente Mussolini e i componenti della Commissione incontreranno i giornalisti. Lo rende noto un comunicato di Montecitorio. (ANSA). 17-NOV-09 12:40

Intervista

La Mussolini (Pdl) ad Affaritaliani.it: i pm e non Fini vogliono far fuori Berlusconi. "Il presidente della Camera non vuole fare le scarpe a nessuno. Certo, ci sono piccole fibrillazioni, ma sono fisiologiche". Alessandra Mussolini, onorevole del Pdl molto vicina all'ex leader di Alleanza Nazionale, analizza per Affaritaliani.it quanto sta accadendo nel Centrodestra. "L'unico vero problema di Silvio Berlusconi non è il fatto che i magistrati di corte, ovvero quelli che rispondono alla sinistra, sono ormai scatenati. Non si riesce più a governare". "Gianfranco Fini sta esercitando in modo politico il suo ruolo di presidente della Camera. Non si possono fare distinzioni, è un tutt'uno in questo momento. E chi vuole ridurre il presidente della Camera a passacarte o a osservatore di quello che fa l'Aula sbaglia. Non l'ha fatto mai nessuno. Ci sono degli argomenti caldi, certo, come il processo breve...". Alessandra Mussolini, onorevole del Pdl molto vicina alle posizione dell'ex leader di Alleanza Nazionale, analizza per Affaritaliani.it quanto sta accadendo nel Centrodestra.Sul processo breve qual è la posizione di Fini?"Lui ha detto di essere d'accordo con delle modifiche, visto che è un testo della maggioranza e il governo non c'entra niente. Non vedo perché debba esserci una polemica. Ci sono delle osservazioni che ha fatto perfino Pecorella, che non è certo Fini".E sul testamento biologico?"I finiani sono attivi, certamente. Ma sono temi che devono far riflettere. Non vedo grosse problematiche tali da far arrivare a situazioni estreme. L'unico vero problema di Berlusconi non è Fini, ma è il fatto che i magistrati di corte, ovvero quelli che rispondono alla sinistra, sono ormai scatenati: come fa a governare e stare ai processi? Questo è un problema. E si sapeva che si sarebbe arrivati a questo punto".Come se ne esce?"Tutto ciò disturba fortemente l'azione di governo, irritando lo stesso premier e l'intera maggioranza. Non si riesce a governare".Una soluzione potrebbe essere Fini presidente del Consiglio?"No, lui ha il suo ruolo. Adesso bisogna vedere se si riesce a trovare una soluzione con il processo breve".Ovvero?"La sinistra non ha voluto il Lodo Alfano e adesso dice che era meglio quella strada perché dava una soluzione temporanea. Il processo breve non lo vogliono ma lo dovranno ingoiare, tutto intero".Altrimenti?"Non ci sono tante soluzioni. O questa del ddl, che non è del governo, oppure nient'altro. Non ci sono più le condizioni per un testo costituzionale come dice Casini".Dica la verità: Fini vuole fare le scarpe a Berlusconi?"No, assolutamente no. Fini sta nelle stesse scarpe di Berlusconi, siamo tutti nel Pdl. E non vuole fare le scarpe a nessuno, ma la politica va ben ragionata. Il processo breve non si sa ancora come andrà, bisogna vedere quali reati inserire e quali eliminare... e comunque l'impunità c'è anche adesso perché i processi non si celebrano. Si deve uscire da questo accanimento terapeutico su Berlusconi da parte della Magistratura. O staccare la spina".Ovvero?"Elezioni anticipate. In questo caso Berlusconi stravincerebbe e avrebbe un'ampia possibilità di manovra. Con il voto anticipato si rimetterebbe tutto in gioco. La crisi non è interna-parlamentare ma è extra-parlamentare, non c'entra niente Fini. Non è un attacco di qualche delfino diventato squalo, perché gli squali stanno fuori. Ce la faremo a trovare la soluzione? E' complicato. L'attacco a Berlusconi non viene da Fini ma da magistrati".Che cosa prevede?"Le elezioni sono nel novero delle possibilità che può avere in mano Berlusconi. Tanto i cittadini capirebbero che si tratta di una crisi interna alla maggioranza. I magistrati metteranno Berlusconi nelle condizioni di non poter più governare, con udienze tutti i giorni".E in caso di voto che cosa farebbe il presidente della Camera?"Fini lo seguirebbe, è inevitabile. E' la conseguenza di un processo che si è creato con il Popolo della Libertà. Non si presenterebbero più come Forza Italia e An. Non vedo colpi di scena dell'ultima ora. La maggioranza è solida. Ci sono piccole fibrillazioni, ma sono fisiologiche. I problemi sono fuori e non dentro".

mercoledì 11 novembre 2009

Drug test - 2

MUSSOLINI: ECCO RISULTATI DEL MIO TEST, A CHI LI DO? - "AI MASCHI CALVI LA CIOCCA LA PRENDONO DAL PUBE". (DIRE) Roma, 10 nov. - Foglio che sventola in mano, l'onorevole Alessandra Mussolini cerca i cronisti nel Transatlantico di Montecitorio e al primo gruppetto che trova dice: "Ecco, questi sono i risultati del mio test droga, a chi li do?". Faccia perplessa di alcuni... "Giustamente i cittadini vogliono sapere se i parlamentari si drogano o no, io ho fatto il test, questo e' il risultato, e voi giornalisti dovete renderlo pubblico". Il foglio riporta una serie di 'negativo' al test cannabis, oppiacei, cocaina e anfetamine. Neanche una cannina? "Niente, nulla" ribatte divertita Mussolini, che poi spiega la procedura a cui e' stata sottoposta: "Mi hanno fatto andare in bagno con il contenitore, ho dovuto fare la pipi' guardata a vista da un'infermiera con la porta aperta... e non mi scappava. Poi mi hanno prelevato una bella ciocca di capelli...". A questo punto a Mussolini scappa una risata: "Ho saputo che ai parlamentari maschi calvi la ciocca gliela prendono dal pube". Ahi, la risposta dei cronisti.(Npe/ Dire) 17:43 10-11-09

martedì 10 novembre 2009

Drug test - 1

MUSSOLINI, MEMBRI COMM. INFANZIA FACCIANO TEST = (AGI) - Roma, 10 nov - "Il problema delle sostanze stupefacenti e' un tema che coinvolge direttamente la Commissione infanzia ed adolescenza in virtu' dal crescente abuso di droghe in corso fra gli adolescenti. Auspico dunque che tutti i Parlamentari che compongono la Commissione si sottopongano volontariamente al test, dando un segnale di trasparenza a tutti i cittadini e rinnovando l'impegno ad osteggiare in ogni modo il dilagare di questa piaga fra i piu' giovani". Questo il giudizio, sui test volontari anti droga che in questi giorni si stanno svolgendo alla Camera dei Deputati, di Alessandra Mussolini, Presidente della Commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza.(AGI) 10 NOV 09